Hot Earth

Con il progetto Hot Earth, già concluso, è stato realizzato un sistema informativo integrato per l'acquisizione, gestione e condivisione di dati ambientali orientato all'identificazione di aree con potenziale geotermico (Sicilia orientale) e alla certificazione della loro capacità di produrre energia stabilmente nel tempo oltre ad una funzione di monitoraggio ambientale.
I risultati ottenibili a seguito di uno sviluppo industriale dell'idea potranno essere proposti, in forma di servizio, ai potenziali attori del mercato energetico di riferimento e alle pubbliche amministrazioni o altri attori che operino a tutela dell'ambiente e delle persone.

Hot Earth ha avuto un impatto diretto sul miglioramento dei processi di acquisizione, trasmissione e analisi dei dati relativi al potenziale sfruttamento dei fenomeni geotermici: migliora le attività di acquisizione e di utilizzo dei dati territoriali e ambientali e delle ICT, e quindi la gestione del territorio, attraverso un adeguato sfruttamento dei giacimenti geotermici del territorio siciliano e l'elaborazione di informazioni basate su dati affidabili, accessibili, aggiornati e, in casi specifici, in tempo reale; facilita, attraverso l'accesso condiviso e l'interoperabilità tra dati rilevati tramite tecnologie diverse, il riuso di dati collezionati per finalità diverse (quali, ad esempio, per la previsione delle eruzioni vulcaniche) e quindi incrementa la produttività di impiego dei dati stessi;
migliora l'efficacia ed efficienza dei processi decisionali attraverso l'adozione della componente di supporto decisionale offerta dalla piattaforma.

Il progetto, inoltre, prefigura un supporto agli enti preposti alla sicurezza e alla gestione del territorio nella conoscenza dei fenomeni geologici a fini di protezione civile, di salute pubblica e di gestione in sicurezza del territorio. Relativamente al territorio etneo si potrà prevedere l'innesco e l'evoluzione di un fenomeno eruttivo sommitale con diversi mesi di anticipo e si potranno avere informazioni su eventuali emissioni di radon, legate alla dinamicità del vulcano, che mettano a rischio la salute delle popolazioni (insorgenza di neoplasie tumorali ai polmoni).

Partner del progetto il Cutgana dell'Università degli Studi di Catania (organismo di ricerca), l'impresa Medianet Comunicazioni srl e le PMI Edisonweb srl e Lavori verticali srl.

Il progetto è stato finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato Regionale delle Attività Produttive – Dipartimento regionale delle Attività produttive – Linea di intervento 4.1.1.1 del POR FESR Sicilia 2007-2013.