Emergenza Covid / Il contributo dei virtual tour delle aree protette

Nell'intevento della prof.ssa Germana Barone, delegata del rettore al Sistema museale d’Ateneo, dal titolo " Musei e parchi archeologici tra fruizione e Coronavirusl'iniziativa del Cutgana #iorestoacasa a godermi le riserve naturalicon il rilancio dei virtual tour delle aree protette in gestione, viene citata come un importante contributo per l'Università di Catania in campo museale

Musei, parchi archeologici e gli altri luoghi di cultura su tutto il territorio italiano, e non solo, hanno chiuso ormai da quasi due mesi le loro porte al pubblico, da quando l’OMS, l’11 marzo 2020, ha dichiarato lo stato di pandemia da Covid-19. Ciò nonostante, le organizzazioni museali non si sono scoraggiate e solo qualche giorno dopo sui vari canali web si è diffuso quello che già in alcune realtà era proposto come servizio aggiuntivo, la visita virtuale alle collezioni.

Una risposta globale

Da Milano, con la Pinacoteca di Brera, a Roma, con i Musei Vaticani; dal Prado di Madrid al Metropolitan Museum di New York, tutto il mondo si è attivato per continuare a garantire il suo fondamentale servizio di educazione e sviluppo culturale per la società.

Definito come “struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio” (art. 101 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.42) il museo non rientra tra i servizi di prima necessità indicati dal Governo durante l’emergenza, nonostante nel 2015 con il “decreto Colosseo” (convertito in legge 12 novembre 2015 n.182), dopo uno sciopero che aveva bloccato per ore le visite all’Anfiteatro Romano, i Beni Culturali erano stati aggiunti all’insieme dei servizi pubblici essenziali indicati nella Legge n.146, 1990. Essenziali quindi, ma non adesso fruibili.

L’Arte ci somiglia, anche da casa

La loro importanza, proprio per quelle esplicitate finalità di educazione e studio, è stata confermata in modo chiaro da subito, con le numerose iniziative caldamente partecipate a livello nazionale, come la ripresa della campagna di comunicazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per promuovere i musei italiani, “L’Arte ti somiglia”, dove il visitatore diventava protagonista di un’opera, imitandola. Appena un attimo e questa campagna, già conclusa, si è riaperta diffondendosi online, accompagnata dal famoso hashtag #iorestoacasa.

In questa situazione di instabilità emotiva, l’arte e la cultura hanno infatti dato modo alla popolazione di esprimersi e di ritrovare un po’ di quella libertà personale al momento limitata dalle imprescindibili condizioni di lockdown.

Il contributo di Unict

Comprendendo il valore della continuità dello sviluppo culturale ed educativo, l’Ateneo di Catania con il Sistema Museale d’Ateneo (SiMuA) si è subito rimboccato le maniche per dare il suo contributo, promuovendo la fruizione virtuale dei beni esposti nelle sue sedi museali e creando una campagna di video-spot promozionali e veri e propri concorsi online per coinvolgere gli studenti.

Tra le prime iniziative il centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania ha promosso #iorestoacasa a godermi le riserve naturali rilanciando il virtual tour delle aree protette in gestione, alcune delle quali facenti parte della rete del SiMuA; il progetto VEDI (responsabili scientifici i docenti Giovanni Signorello e Giovanni Farinella; partner Cutgana,e Dmi dell'Università di Catania e Xenia) del Monastero dei Benedettini e dell'Orto Botanico, ovvero la sperimentazione di un sistema di visione artificiale per migliorare la fruizione dei beni culturali in base agli interessi del visitatore attraverso avanzati strumenti informatici, come il Machine Learning; e l'adesione del Museo della Rappresentazione alla Notte Bianca Digitale proposta dall’Associazione Invasioni Digitali.

Interessante, inoltre, l’iniziativa “Schizzi di scienza: disegna la tua Città della Scienza”, promossa dalla prof.ssa Alessia Tricomi, con cui la Città della Scienza, museo scientifico interattivo che fa anch’esso parte del SiMuA, coinvolge direttamente bambini e genitori in un concorso di grafica attraverso l’interazione con dirette Facebook.

Le passeggiate virtuali

Accanto a queste iniziative abbiamo colto l’occasione, inoltre, per lanciare la web-app I-Peter, ideata in collaborazione con il prof. Filippo Stanco del Dipartimento di Matematica e Informatica, per la fruizione multimediale delle collezioni conservate nel Museo di Mineralogia, Petrografia e Vulcanologia. Questa piattaforma attraverso un sistema di zoom-in e zoom-out, permette al visitatore di fare una passeggiata virtuale nel museo alla scoperta dei minerali, delle rocce e dei loro utilizzi nella vita quotidiana. Questo esperimento di fruizione virtuale sarà disponibile a breve anche per il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane al Rettorato dell’ateneo catanese.

Verso la Fase 2

Adesso, dopo la conferenza stampa del Governo del 26 aprile, ci si aspetta una graduale riapertura anche dei musei e delle mostre a partire dal 18 maggio, e noi guardiamo a quella data con l’auspicio che tutti i servizi di promozione culturale sviluppati in questi mesi possano aver suscitato maggiore curiosità verso il patrimonio culturale locale e scientifico.

Per questo si sta già pensando, inoltre, ad una nuova modalità di visita per la Fase 2, non solo in museo, non solo sul web, ma… all’aperto. Vorremmo, infatti, a breve organizzare anche delle esperienze per bambini e ragazzi che potranno entrare in contatto con il mondo dei beni culturali nel rispetto di tutte le indicazioni sulla sicurezza.

*Germana Barone, docente di Georisorse minerarie e Applicazioni mineralogico-petrografiche per l'ambiente ed i beni culturali del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell'Università di Catania e delegata del rettore al Sistema museale d'Ateneo