ACI TREZZA. Una “lezione” nelle aree protette gestite dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania per approfondire le peculiarità biologiche, vulcanologiche e speleologiche del territorio etneo.
A seguirla venti allievi del corso di abilitazione per Guide Vulcanologiche della Regione Sicilia che - accompagnati dal docente Giorgio Sabella del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche ed ambientali dell’Università di Catania e membro del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale della Sicilia - hanno visitato le riserve naturali integrali “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi” di Aci Trezza diretta dal biologo Domenico Catalano e “Complesso Immacolatelle e Micio Conti” di San Gregorio diretta dal geologo Salvatore Costanzo.
Ad illustrare le peculiarità delle due aree protette sono stati i rispettivi direttori coadiuvati dal personale del Cutgana Natalia Leonardi e Mauro Contarino.
Gli allievi, grazie al percorso scelto, dal mare alla montagna, hanno prima ammirato l’arcipelago dei Ciclopi che con i suoi basalti colonnari rappresenta l’origine del vulcanismo etneo e successivamente la grotta di scorrimento lavico Micio Conti che, unitamente alle altre nove grotte presenti nella riserva, costituisce un geosito di enorme importanza.
Proprio le grotte etnee rappresentano l’unico esempio di cavità di scorrimento lavico presente nell’Europa continentale. Nel corso della visita guidata sono state affrontate anche le tematiche della gestione delle aree protette e della divulgazione ambientale oltre alla presentazione delle attività di ricerca condotte in epigeo e in ipogeo dal personale del centro di ricerca d’ateneo.
Alfio Russo – Cutgana, Università di Catania