ACI TREZZA. Visitatori alla scoperta degli anacoreti grazie anche al centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania. Si è conclusa, infatti, la due giorni dedicata al cammino sacro “Sulle orme degli anacoreti” inserito nella “Rete vie Sacre di Sicilia” promosso dall’assessorato regionale al Turismo. Un “cammino” a cui ha aderito anche il Cutgana nel 2016 inserendo la visita alla Riserva naturale integrale “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi”.
Sull’Isola Lachea, la più grande ed interessante tra le isole che compongono l’Arcipelago dei Ciclopi originatasi circa 500 mila anni fa in seguito ad un’eruzione sottomarina, i visitatori – guidati dal direttore dell’area protetta Domenico Catalano e dagli esperti Emanuele Puglia, Luciano Rapisarda e Mauro Contarino – hanno ammirato le testimonianze archeologiche di insediamenti di tipo eremitico che confermano la veridicità delle fonti storiche sulla presenza sull’isola di due eremiti cristiani che sarebbero vissuti in solitudine e in contemplazione: il beato Rufino nel V secolo e l’anacoreta Giovanni a metà del VII secolo. Gli escursionisti, inoltre, hanno anche visitato il centro storico di Aci Trezza, grazie alle associazioni locali, e il sito archeologico di Santa Venera al Pozzo nel territorio di Aci Catena. Secondo la tradizione Santa Venera fu decapitata durante le persecuzioni romane contro i cristiani e la sua testa fu gettata dai soldati romani nel pozzo delle acque termali. Nella zona è stata eretta nel 1300 una chiesa con una statua lignea della santa che gli escursionisti hanno avuto la possibilità di visitare.
Tappa del cammino anche l’oratorio parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista di Aci Trezza dove si sono registrati gli interventi del parroco don Carmelo Torrisi e di don Giovanni Mammino (vicario della diocesi di Acireale) sulla “Vita monastica nella zona Ionico-etnea in epoca tardo-antica”. A seguire il prof. Vincenzo Asero, docente del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania e componente del consiglio del Cutgana, ha evidenziato gli aspetti economici del turismo religioso e l’integrazione dello stesso con la cultura, l’arte e la natura del territorio, mentre Luciano Rapisarda del centro universitario si è soffermato sul tema “Homo Viator Il senso del Pellegrinaggio”. Gli interventi sono stati moderati da Emilia Musumeci, responsabile dei progetti di educazione ambientale del Cutgana.
Alfio Russo – Cutgana, Università di Catania