Un dispositivo indossabile che arricchisce la visita ad un sito culturale o ad un’area protetta naturale e che consente all’ente gestore di poter analizzare i comportamenti e interpretare al meglio le preferenze dei visitatori per migliorare la gestione dei musei e riserve naturali e fornire agli utenti servizi innovativi e misurabili.
Sono alcune delle caratteristiche e finalità del brevetto intitolato “Metodo integrato con kit indossabile per analisi comportamentale e visione aumentata” recentemente approvato dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Il brevetto è frutto del progetto VEDI finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e svolto dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania, sotto la responsabilità scientifica dei docenti Giovanni Maria Farinella e Giovanni Signorello, e dalle imprese Xenia Gestione Documentale e IMC Service. Tra gli inventori anche Antonino Furnari, Sebastiano Battiato, Emanuele Scuderi, Antonino Lopes, Marina Samarotto, Giovanni Paolo Andrea Distefano, Davide Giuseppe Marano e Luciano Santo.
Il brevetto si basa su un dispositivo smart glasses integrato con tecnologie di Machine Learning e Computer Vision. Con questo sistema l’ente gestore potrà localizzare l’utente, riconoscere ed identificare gli oggetti che lo stesso osserva durante la visita ed offrirgli contenuti aggiuntivi in realtà aumentata e altri servizi innovativi rispetto alle tradizionali forme di supporto alla visita (audio guide, opuscoli).
I dispositivi alimenteranno, in forma anonima e nel pieno rispetto della privacy, un sistema centrale fornendo all’ente gestore tutti quei dati rilevanti per estrarre conoscenza sulle preferenze e comportamenti, cosi da comprendere ed interpretare l’esperienza vissuta dai visitatori durante la visita.
Il brevetto inoltre prevede e descrive l’applicazione delle tecnologie oggetto dell’invenzione negli ambiti industriali (monitoraggio dei processi), domestici per assistenza (assistenza agli anziani) e medico (supporto ad un chirurgo in sala operatoria).
Alfio Russo – Ufficio stampa Università di Catania
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