Flora

Il paesaggio vegetale è l'espressione della storia di ogni territorio. Il clima che insiste sulla riserva è di tipo prettamente mediterraneo, con un periodo di deficit idrico coincidente con il periodo estivo. Le tipologie vegetazionali dell'area protetta si possono ricondurre alle seguenti categorie: formazioni di macchia nei tratti più impervi e rocciosi; formazioni a gariga da considerarsi come fasi transitorie verso la macchia o di degradazione della stessa; formazioni steppiche favorite dal recente abbandono dei terreni agricoli e formazioni annuali fisionomicamente individuabili nei praticelli effimeri. Sulle culminazioni rocciose si rinviene una vegetazione arbustiva caratterizzata dalla presenza di specie di xeriche come l'ogliastro (Olea europea var. sylvestris), l'alaterno (Rhamnus alaternus), il mirto (Mirtus communis), la calicotome (Calicotome infesta). Nei tratti pianeggianti e poco rocciosi si rinviene una gariga a piccoli arbusti mediterranei ben adattati alla siccità dei mesi caldi, tra questi il timo (Thymus capitatus), il camedrio doppio (Teucrium flavum), la canutola (Teucrium polium), l' ononide (Ononis natrix), il salvione giallo (Phlomis fruticosa) e la spinaporci (Sarcopoterium spinosum). Nei tratti pianeggianti e con suolo roccioso e poco profondo, si insedia una vegetazione steppica perenne a graminacee cespitose che spesso caratterizzano la fisionomia dei tavolati calcarei iblei. Qui abbondano soprattutto due graminacee: il barbone (Andropogon distachyus) e il barboncino mediterraneo (Hyparrhenia hirta) che spesso si accompagnano alla ferulago (Ferulago nodosa).